Oggi ti voglio parlare della mia esperienza diretta nella ristrutturazione di una antica stalla.

Opero nel campo delle ristrutturazioni di interni da svariati anni ed ho sempre dato il mio supporto ai miei clienti fornendo loro consigli sul tipo di ristrutturazione e sui materiali da utilizzare. In questo caso, essendo la stalla di mia proprietà ho potuto fare come volevo.

L’edificio è dei primi anni del 1900 e ospitava mucche, maiali e galline. Era una struttura, caratteristica dell’epoca, costruita in economia e con l’unico scopo funzionale, ospitare animali.

Se ti capita di passare per l’altopiano di asiago puoi ancora vedere qualche stalla di un tempo, la maggior parte sono state ristrutturate e/o riconvertite. La semplicità della struttura esterna mi ha sempre molto affascinata. Quando ero bambina, ricordo di piacevoli pomeriggi passati a giocare con gli amici, in compagnia degli animali. La stalla era un luogo sicuro e molto accogliente.

Quando ho iniziato a dare nuova vita ad un luogo che, in passato ne era stato pieno, ho pensato che il calore e l’accoglienza dell’ambiente, dovevano in qualche modo ispirare il visitatore. Suscitare emozioni di questo tipo con una ristrutturazione non è affatto facile. Ho deciso quindi di scegliere la strada più difficile: semplificare.

Ti sembrerà strano ma semplificare è molto ma molto difficile.

 

Come diceva Bruno Munari, un grande designer italiano:

“Complicare è facile, semplificare è difficile”

La stalla era un luogo prima di tutto funzionale. Per me il design deve essere sempre e comunque funzionale. Con questa idea in testa ho deciso di mantenere tutti quegli elementi che richiamassero le vecchie caratteristiche, senza però che andassero a compromettere l’accoglienza del visitatore.

Ho pertanto deciso di collocare il bancone delle colazioni dove erano le mangiatoie e mantenere il canale nel pavimento, realizzando la sala colazioni, reception.

Ecco una foto che rende abbastanza l’idea.

Per quanto riguarda i muri ho chiesto di rusticarli mediante un effetto spatolato molto caratteristico. Quando li ho visti realizzati sono rimasta molto soddisfatta e mi sono convinta che erano l’ideale per le pareti:

I materiali utilizzati sono poveri ma con dettagli decisamente moderni: ferramenta moderna e luci a led:

Le antiche coppe, abbeveratoi, sono state posizionate per contenere le marmellate della prima colazione:

Gli elementi strutturali architettonici sono stati interamente mantenuti:

 

Vedere a distanza di tempo l’idea originale trasformata in realtà mi ha quasi commosso. Ora mi resta solo da capire se l’atmosfera che respiro io, ogni volta che entro nella Stalla dell’Antico Borgo Brunelli, suscita anche in te, le mie stesse emozioni.

Se vuoi provare, qui trovi tutti i dati della struttura che dovrebbe aprire a breve: www.anticoborgobrunelli.it

Cecilia